Quando sei sulla cima puoi solo scendere. Così recita l’antico adagio. E come spesso accade, la saggezza popolare ci azzecca. Lo sa benissimo Francois Omam Biyik. Il camerunese raggiunse il punto più alto della sua carriera nella partita inaugurale di Italia ’90. Minuto sessantasette della sfida. Il pallone spiove nell’area di rigore argentina. Omam Biyik sale in cielo a colpire la sfera. Resta sospeso lassù per attimi interminabili, quasi a contemplare gli dei. Ma quel giorno gli dei del calcio sono scesi sulla terra e sembrano comuni mortali, nonostante la maglia albiceleste.
Insomma, i campioni del mondo sono irriconoscibili, mentre qualche buontempone ha cosparso di olio i guanti di Pumpido, perchè il pallone scivola dalle mani del portiere argentino e termina docilmente in rete. Clamoroso. Camerun in vantaggio nonostante l’inferiorità numerica. Ecco, questo fu lo zenit dell’ex attaccante di Rennes e O.Marsiglia. Quello che viene dopo è solo una lenta e inesorabile parabola discendente, con un fugace apparizione alla Sampdoria nel gennaio ’98.
Omam Biyik raggiunge il punto più alto della sua carriera
A metà campionato la Samp vivacchia a centro- classifica. E’ vero, è il primo anno dell’era post Mancini, e Morales non è all’altezza, ma Il potenziale per migliorare la posizione ci sarebbe. In pratica i blucerchiati sembrano scolaretti intelligenti, ma svogliati, nonostante il pugno di ferro del maestro Boskov. E’ in questo clima di rilassatezza che arriva l’ormai quasi 32enne Omam Biyik.
La conferenza stampa di presentazione è già tutto un programma: ” A novembre sembrava che il mio sogno di giocare da voi si fosse realizzato. Ma poi il Lecce mi mando’ via, e nemmeno mi spiego’ perche”. I tifosi doriani lo capiranno dopo. Intanto Boskov chiarisce:” Non lo conosco, aspetto di vederlo all’opera per giudicare. Certo, per il campionato italiano occorre essere davvero al massimo per fare bene”.
Per carità, il camerunese ce la mette tutto: l’impegno c’è. Ma i gol non si vedono. Anche se sulla Gazzetta insistono” La Samp si e’ aggiudicata sino al termine della stagione un bomber maturo, ma di sicura esperienza”. Invece la sua avventura si concluderà con 0 reti e sei presenze, cioè una al mese. La stessa media di un dipendente pubblico lavativo.
Mariano Messinese
Twitter:@MarianoWeltgeis