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Cardacio: dall’enigma del nome alla stagione anonima

 

Il tempo delle spese folli è finito. Non vale solo per l’italiano medio, ma anche per le società calcistiche. Ricordate quei formidabili anni a ridosso del 2000 quando i presidenti si svenavano per quel campione o per quella promessa del calcio mondiale? Ecco,rimuoveteli, perchè come disse Galliani in quella afosa estate del 2008:” «Il mercato del futuro si farà così. Un po’ i Ronaldinho e un po’ i Viudez o i Cardacio, perché i costi sono proibitivi”. E proprio Mathias Cardacio è il protagonista di questa ennesima puntata di Amarcord. Quando sbarcò a Milano nell’agosto del 2008 era giovane. Molto giovane: aveva appena vent’anni E soprattutto dell’uruguaiano si sapeva poco o niente. Nemmeno il nome, pardon, il cognome era certo. Secondo la “Fifa” si chiamava Cardaccio, come suo padre, ex giocatore del Nacional, mentre sul passaporto c’era scritto Cardacio, con una sola “c”. E siccome i documenti in questo mondo valgono più di ogni altra cosa, alla fine si decise di chiamarlo Cardacio.

A portarlo in Italia era stato il suo procuratore Daniel Fonseca. Oltre alla solita lungimiranza di Galliani. Dai primi allenamenti,Ancelotti capì che l’uruguaiano era un centrocampista in grado di ricoprire un po’ tutti i ruoli in mediana. Anzi, la sua capacità di gestione del pallone impressionò il tecnico rossonero. Insomma, Cardacio pensò di essere l’attrazione del luna park,quella ruota panoramica che gira dolcemente e che è visibile anche a distanza di km. Ma l’uruguaiano preferì rimanere con i piedi ben piantati per terra: in pratica optò per un profilo basso e per questo motivo dichiarò di ispirarsi a Pirlo in una intervista rilasciata a Tuttosport...

Ma c’è una differenza sostanziale tra Pirlo e Cardacio: il metronomo. Pirlo ce l’ha incorporato e lo usa per dettare i tempi alla squadra, mentre all’uruguaiano serviva per scandire gli infiniti attimi da trascorrere in panchina. Anche perchè per debuttare in rossonero, Cardacio deve attendere il 3 dicembre,cioè più di 3 mesi. A San Siro si giocano gli ottavi di coppa Italia: sfida secca, chi vince passa. E il Milan sta conducendo il match per 1-0, nonostante l’inferiorità numerica. A 5′ dalla fine, Ancelotti  lo manda in campo  e 3 minuti dopo la Lazio trova il pari su rigore. Si va ai tempi supplementari e Pandev punisce il Milan e Cardacio che si perde il macedone nell’azione del gol, dandogli le spalle come un ragazzino.

La Lazio batte il Milan e Cardacio esordisce nel peggiore dei modi.Immagine

Ancelotti capisce che il centrocampista sudamericano non è pronto per il calcio italiano. E decide di tenerlo in panchina.Ma gennaio è alle porte e Cardacio potrebbe andare a farsi le ossa altrove , per esempio a Pisa. Eppure il passaggio salta e l’uruguaiano resta a Milano. Rivede il campo ad aprile in Milan-Palermo 3-0. Entra a risultato acquisito al posto di Beckham al ’78. Ma i giornalisti ignorano l’evento, sbattendogli un anonimo s.v. in pagella. Proprio come la sua annata a Milano. Questa rimarrà comunque la prima e ultima presenza in campionato con la maglia dei rossoneri.

Anche perchè a luglio rescinde il contratto consensualmente con la società di via Turati. Resta per 6 mesi senza squadra, prima di accasarsi al Banfield in Argentina. L’anno successivo viene ingaggiato dai messicani dell’Atlante. Ma in Messico ci resta poco, nel 2011 passa in Grecia all’Olimpiakos Volos. Ma nemmeno nella provincia greca riesce a trovare spazio: 0 partite ufficiali disputate. Allora ritorna in Sud America, al Londrina, squadra brasiliana.

Ma il richiamo della Grecia è forte e come un eroe mitico si reca in Arcadia: viene ingaggiato dall’Asteras Tripolis, provincia pallonara di un calcio nazionale sempre più depresso come la Grecia, sempre più allo stremo delle forze. E Cardacio si adegua subito alla situazione disastrosa, disputando appena 7 partite. E così questa estate prende il volo diretto con biglietto di sola andata per il Cile e si accasa al Colo Colo. Insomma una carriera dinamica, almeno nei trasferimenti. E inversamente proporzionale al suo minutaggio stagionale.

Mariano Messinese

Twitter: @MarianoWeltgeis

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