ADIYIAH: IL GHANESE CHE VENIVA DAL NORD

Non sempre i predestinati sono fortunati. Per esempio ad Achille fu vaticinata una vita gloriosa ma breve. E il Pelide, se avesse potuto, l’avrebbe barattata con una più anonima e soprattutto più lunga. Anche Dominic Adiyiah era a  modo suo un predestinato. O meglio, era avviato ad una carriera da predestinato, perchè il ghanese fu inserito, dal settimanale spagnole Don Balon,  nella lista dei 100 giocatori più forti nati dopo l’89. Assieme a Bale e Balotelli. Appunto.

Quella lista  è uno specchietto per le allodole. E qualcuno ci casca. Ovviamente il Milan, che nel gennaio 2010 si aggiudica le prestazione del nuovo talento del calcio africano per la cifra di 1 milione e 400.000 euro. Anche se Galliani aveva già trovato da tempo l’accordo con il Fredrikstad, il club norvegese in cui militava il ghanese. Quanta lungimiranza.

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Cosa ci facesse un ghanese a quelle latitudini resterà un mistero. Ma il freddo, come si vedrà, sarà il metronomo che scandirà la carriera di Adiyiah. Nel frattempo Dominic si allena con il Milan già da novembre, e  qualcuno inizia a fantasticare un tridente del futuro formato da Pato – Paloschi e Adiyiah. Ma resterà solo un sogno, perchè i tre non giocheranno un solo minuto assieme. Anche Galliani vola basso, nonostante sia stato l’artefice dell’operazione: “Se per la terza volta, dopo Aguero e Messi, il capocannoniere del Mondiale Under 20 diventasse un grande campione sarebbe troppa grazia Sant’ Antonio. Adiyiah è un ragazzo e ha ancora tutto da dimostrare”.

Almeno l’Adrianone rossonero ha trovato il Santo a cui votarsi. Ma nonostante le preghiere, Sant’Antonio fa orecchie da mercante. E infatti il giovane attaccante non disputa neanche un minuto con la prima squadra. Anzi, spesso viene impegnato con la formazione primavera. E quando la stagione finisce, è già tempo di mercato. La dirigenza rossonera vuole Otamendi.Ma per acquistarlo serve liberare un posto da extracomunitario. E la scelta cade, come era prevedibile, su Adiyiah. Anche se l’operazione salta, il talento ghanese viene comunque spedito in prestito alla Reggina. Dalla nebbia di Milano al sole dello stretto. Ma quella sarà l’unica oasi di tepore nella sua carriera. A fine stagione, dopo essere stato poco impiegato dalla Reggina, torna al Milan che lo cede in prestito con diritto di riscatto al Partizan. Ma non finisce qui la sua peregrinazione. Anzi, inizia la seconda fase della sua carriera, più dinamica di un tour operator, perchè a fine stagione il Partizan lo riscatta, per poi  cederlo al Karsiyaka, squadra che milita nella seconda serie turca. E a fine stagione? Esatto, i Turchi lo spediscono sempre più a Est, all’Arsenal Kiev. Il 29 ottobre 2013, però, Victor Golovko, l’amministratore delegato del club, presenta istanza di fallimento. Un destino simile alla rivista Don Balon,costretta a chiudere nel 2011, dopo 36 anni di attività senza macchia. O quasi. A patto che si tralasci una lista: quella dei giovani più promettenti in cui figurava Adiyiah.

 

Mariano Messinese

twitter @MarianoWeltgeis

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